a cura della Dott.ssa Stefania Cacciani
Psicologa Clinica
Resp. Dipartimento di Psicologia CMD
I comportamenti legati alla paura del dentista nei soggetti in età evolutiva sono uno dei più difficili aspetti dell’Odontoiatria pediatrica e sarebbe doveroso che tutti i team odontoiatrici intervengano da subito nei bambini che mostrano segni di ansia del dentista già dai primi episodi.
La gestione efficace di un bambino ansioso comporta giustamente tempo, impegno ed esperienza.
Già da diversi anni è stato giustamente dato risalto agli interventi di gestione comportamentale e psicologica in medicina, al fine di ridurre l’ansia del paziente nel lungo termine senza la necessità di supporto farmacologico.
L’aumentare dell’informazione in pediatria ed il modo diverso di considerarne e valutarne la personalità fanno in modo che oggi i bambini siano trattati con un approccio differente rispetto il passato perché c’è una più alta considerazione del giovane paziente avendo raggiunto gli stessi diritti dell’adulto cambiamento reso possibile dai profondi mutamenti economici e sociali che si sono verificati negli ultimi secoli.
L’ingresso del fanciullo nello studio odontoiatrico è l’incontro tra un adulto (il dentista) e un individuo giunto a un grado di sviluppo proprio per capacità cognitive, relazionali e neuromotorie. L’operatore quindi deve esserne consapevole e deve essere dotato di conoscenze nell’ambito della psicologia dello sviluppo oppure deve affidarsi ad uno specialista psicologo o psicoterapeuta.
Il primo incontro con l’odontoiatra è quindi molto importante ed il fatto che venga vissuto come un’esperienza negativa può condizionare a lungo termine il vissuto, le fantasie ed in particolare, la salute dentale.
Il trattamento odontoiatrico del bambino, così come quello dell’adulto, è spesso associato nella sua accezione negativa a manifestazioni comportamentali di tipo ansioso se non fobico, definite ansia o fobia dentale. Anche se i termini di ansia dentale, paura dentale e fobia dentale vengono spesso usati in modo intercambiabile, in realtà riconducono a diversi tipi di problematiche. La paura è una normale reazione emotiva in prossimità di uno specifico pericolo, l’ansia rappresenta uno stato generale in cui l’individuo sperimenta un grado di apprensione e si prepara a un evento negativo; la fobia dentale è un grado severo di ansia dentale che porta un individuo ad evitare l’approccio con il dentista e quindi a non curarsi.
La vista, le sensazioni, la paura del dolore da ago e dei vari strumenti di lavoro sono stati spesso indicati come i motivi che maggiormente provocano ansia tra i piccoli pazienti. Mentre alcuni bambini sono ansiosi nei confronti di interventi specifici, altri presentano un’ansia di tipo generalizzato nei confronti dell’intervento odontoiatrico è quindi molto importante valutare la natura dell’ansia in modo da determinare le più appropriate strategie di controllo. Alcuni studi suggeriscono che la metà dei bambini riporta una bassa o moderata ansia dentale, mentre alti livelli d’ansia sono presenti nel 10-20% dei soggetti.
Data la loro frequenza, queste manifestazioni sono da tempo avvertite come uno dei problemi principali nella gestione del paziente in età pediatrica all’interno dello studio odontoiatrico e quindi da seguire con interventi psicologici mirati e a lungo termine per il benessere del futuro adulto.